Novembre 13, 2024

Il prete/eroe Don Antonio Coluccia a Monte Compatri per parlare di legalità

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Torna a Monte Compatri don Antonio Coluccia, il prete-eroe di San Basilio che da anni combatte la droga e la criminalità nelle periferie utilizzando come “arma” il Vangelo. Un’esperienza forte che gli è costata minacce e una vita sotto scorta.

Anche la sua visita nella palestra dell’Istituto Comprensivo Paolo Borsellino di Laghetto lo scorso martedì 7 febbraio non è passata inosservata e per ben due volte sono comparse scritte offensive contro di lui e contro le Forze dell’Ordine sul muretto della scuola.

Un oltraggio che l’Amministrazione comunale di Monte Compatri non ha intenzione di far passare inosservato. Nel giro di poche ore ha fatto ripulire le scritte dai cantonieri, poi ha invitato don Antonio Coluccia a parlare nella sala consiliare di Tinello Borghese. Un invito accettato subito dal prete-eroe che dunque potrà estendere a tutta la cittadinanza i discorsi già affrontati con gli studenti di Laghetto. Ad accompagnarlo in questo incontro pubblico, il Sindaco Francesco Ferri, la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Paolo Borsellino Loredana Di Tommaso, il Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze Lorenzo Bovesecco e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Monte Compatri Fiorenzo Panico.

Abbiamo voluto organizzare questo incontro con Don Antonio Coluccia nella sala consiliare per ribadire con forza il sostegno a una persona che sta facendo tanto per i giovani delle periferie – spiega il Sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri

Dopo l’incontro nelle scuole sono state realizzate delle scritte deplorevoli e vigliacche che non potevamo lasciare su quel muro per un minuto in più. Così ci siamo attivati con i nostri cantonieri per un’immediata pulizia, poi la Dirigente Scolastica ha fatto il resto organizzando una giornata di pittura e riflessione per trasformare quel brutto gesto in una lezione di vita per i più giovani.
In questo 
periodo stiamo assistendo a diversi atti di vandalismo che cerchiamo di combattere e di superare organizzando iniziative con i nostri giovani per affrontare il tema del disagio. Stiamo restituendo alla cittadinanza spazi ludico ricreativi che erano rimasti per troppo tempo chiusi, ma poi è importante fare il possibile per preservarli”.

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